Il Tar Lazio affronta il rapporto di causalità tra condotta e inquinamento al fine di giustificare l’obbligo di procedere alla bonifica, chiarendo se esso possa essere inteso in una accezione debole secondo il canone del “non si può escludere che”. La pronuncia è altresì interessante perché chiarisce se possa essere considerata solidale l’obbligazione dei diversi corresponsabili dell’inquinamento di cui sia stato accertato l’apporto causale ma non sia stato possibile addivenire alla individuazione dei rispettivi apporti. Tar Lazio sentenza del 23 maggio 2014