L’orientamento secondo cui la destinazione agricola assegnata a zone del territorio da parte dello strumento generale di pianificazione urbanistica può assumere quel carattere di generalità tale da impedire in sé soltanto la sola attività edilizia di tipo residenziale sfociando quindi in una sostanziale neutralità dal punto di vista della classificazione urbanistica, così da rendere compatibili con essa i più disparati interventi aventi destinazione diversa da quella propriamente agricola (purché non residenziale), è valido in quanto manchi un’espressa volontà generale di realizzare obiettivi di specifica salvaguardia e promozione proprio dell’attività di coltivazione. Nel caso in esame, la destinazione dell’area interessata dall’intervento non era affatto da intendersi come “genericamente agricola”, quindi in un certo senso aspecifica, ma piuttosto come manifestazione di una volontà precisa di promozione e conservazione dell’identità colturale tradizionale, anche attraverso il progetto di creazione di un Parco Urbano di Salvaguardia Agricola. Ciò giustifica pertanto il diniego dell’autorizzazione. TAR Campania, sez. VIII, 12 marzo 2013