In risposta ad un’interrogazione parlamentare presentata da un membro del Parlamento europeo, sul rischio di contaminazione delle colture per la vicinanza di alcune zone di produzione agroalimentari ( anche a marchio Doc, Dop, Igp) con alcuni impianti industriali ( quali inceneritori di rifiuti, cementifici, fonderie), la Commissione Ue ha risposto che nel diritto comunitario non esistono criteri relativi alle distanze da rispettare tra gli impianti industriali e le zone di produzione dei prodotti alimentari, poiché la normativa comunitaria definisce il tenore massimo dei contaminanti (metalli pesanti, Pcb eccetera) nei prodotti stessi e ciò “assicura che i cittadini siano tutelati, poiché i prodotti che superano tali limiti non possono essere immessi sul mercato”.