Studio Legale Ambientale

La delega delle funzioni ambientali è uno strumento previsto dalla normativa per trasferire poteri e responsabilità operative, ma rimane complessa sotto il profilo giuridico. Un recente caso di Cassazione chiarisce i requisiti necessari per una delega valida ed efficace, i limiti del potere di spesa e il ruolo di vigilanza del delegante. In questo articolo analizziamo principi, requisiti e implicazioni pratiche per enti e aziende.

Il caso giudiziario: inquinamento del suolo e responsabilità penale

Il procedimento penale era stato iscritto a seguito di svariati episodi di tracimazione di liquami fognari, che avevano comportato l’inquinamento del suolo, con superamento dei limiti legali di inquinamento.

Venivano tratti a giudizio il presidente e il direttore generale dell’ente consortile, costituito da diversi comuni per la gestione degli impianti di depurazione e le stazioni di sollevamento delle acque reflue.

La gestione operativa degli impianti, invece, era stata affidata ad una società in-house, incaricata con contratto di servizio, che prevedeva l’obbligo della “conduzione, la sorveglianza, il controllo e la manutenzione dell’impianto consortile“.

Tra i motivi di difesa, si opponeva l’operatività della delega di funzioni da parte del Consorzio in favore della società di gestione, “essendo quest’ultima gestore de iure e de facto delle stazioni di sollevamento nelle quali si sono verificati gli sversamenti oggetto di giudizio”.

Che cos’è la delega di funzioni ambientali e cosa prevede

In linea di massima, con la delega di funzioniil titolare della posizione di vigilanza sul rispetto della normativa ambientale in azienda, il legale rappresentante, delega questo suo potere ad un soggetto terzo. Il trasferimento della funzione di vigilanza avviene in uno con il rischio penale correlato.

La giurisprudenza, inoltre, è ormai attestata sull’affermazione del principio secondo il quale non è più richiesto che il trasferimento sia reso necessario dalle dimensioni dell’impresa o, quanto meno, dalle esigenze organizzative della medesima.

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